
Il pH della pelle
Ultimo aggiornamento 01/06/2020
L’effetto dei cosmetici sulla pelle:
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pH
La scala del pH indica il grado di acidità/alcalinità della sostanza soggetta ad analisi.
Per poter misurare il pH di una qualsiasi sostanza è necessario che questa permetta il transito di protoni H+ (o se preferite H3O+), infatti il pH ne misura la concentrazione attraverso la relazione:

Tutto questo, che potrebbe sembrarvi inutile, è piuttosto importante nella preparazione dei prodotti casalinghi; infatti ci sarà utile sapere che il pH può essere misurato solo se la nostra composizione è una soluzione acquosa – in quanto l’acqua contiene ioni H+ – mentre invece questo non può essere fatto per miscele oleose.

L’acqua è una molecola polare: questo vuol dire che la molecola presenta complessivamente una carica totale diversa da zero.
Detto in parole povere, i due atomi di idrogeno hanno una carica positiva complessiva che non compensa completamente la carica negativa dell’atomo di ossigeno.
La molecola risulta quindi composta da due cariche parziali: questo permette di identificarla come un dipolo elettrico.
In chimica la corrente viene trasferita attraverso gli ioni: detto in modo poco scientifico il protone H+ può essere considerato il “sostituto chimico” dell’elettrone. L’acqua, essendo carica, permette il transito di questi protoni e di conseguenza ci permette di misurarne la concentrazione.Anche un semplice bicchiere di sola acqua ha un certo valore di pH, perché proprio per la sua polarità la molecola si auto-dissocia secondo un processo che viene chiamato autoprotolisi dell’H2O.

La concentrazione di H3O+ generata da questa dissociazione dona all’acqua il suo normale valore di pH=7.
Nel momento in cui una qualsiasi sostanza si scioglie al suo interno tale equilibrio viene perturbato, e in base alla natura della sostanza la concentrazione di H3O+ iniziale aumenterà o diminuirà.
Al contrario le molecole che compongono gli oli sono apolari: sono molto stabili, simmetriche e la carica complessiva totale è zero. Questo rende impossibile un transito di protoni in miscele oleose, rendendo impossibile misurarne la concentrazione.Di fatto, il pH è quindi misurabile soltanto in miscele liquide in grado di condurre elettricità.
La scala del pH ha una serie infinita di valori, ma la fascia più comune va dallo 0 al 14 – che è anche l’intervallo indicato nelle cartine universali normalmente vendute nei siti di cosmesi -. 0 indica un pH molto acido, 7 pH neutro e 14 pH estremamente basico.
Il pH isodermico
Il pH cutaneo varia tra 4,5 e 5,5 a causa del film idro-lipidico che la ricopre. Questo ci dice che la nostra pelle ha un pH tendenzialmente acido, per cui non fatevi ingannare dalle pubblicità che spacciano i saponi neutri come i più delicati sulla pelle!
Al contrario, è molto importante che il pH delle creme e dei detergenti rispetti il pH cutaneo, avvicinandovisi il più possibile.
In base alle regioni corporee, al livello di ormoni e all’età, la nostra pelle presenterà variazioni più o meno grandi dal pH standard di cui parlavamo sopra.
- Pelli mature presentano un pH più alcalino
- La presenza del ciclo mestruale può portare ad un innalzamento del pH
- Pelli giovani e grasse hanno pH molto acido
- La pelle del viso presenta pH attorno a 4,5-5; nel resto del corpo il pH sale a 5-5,5
- Nella zona intima il pH è molto acido, con valori di 3-4
È bene utilizzare sempre prodotti con pH isodermico, perchè prodotti troppo acidi o troppo alcalini potrebbero portare alla formazione di irritazioni e dermatiti, o causare sensibilizzazione allergica ad altre sostanze.
Nel caso in cui la pelle si trovi a contatto con sostanze che ne alterino l’equilibrio chimico-fisico, questa inizierà a produrre attivamente sostanze in grado di riportare il pH alle condizioni standard. Agisce in questo modo il potere tampone dell’epidermide: in qualche ora la pelle è in grado di neutralizzare alterazioni subite in precedenza, riportando la situazione alla normalità.
Cambiamenti nella produzione sebacea e nella sudorazione permettono di riequilibrare il film idro-lipidico cutaneo, ripristinando la composizione fisiologica del NMF.
