Ultimo aggiornamento 11/06/2020
Queste materie prime fanno parte della classe dei lipidi. Sono sotanze che si ottengono per distillazione del petrolio e del carbone.
Vengono scelti in ambito cosmetico perchè:
- hanno un costo molto basso;
- in quanto inerti non subiscono alterazioni, dando stabilità al prodotto;
- non sono irritanti o allergizzanti;
- sono innocui per la salute umana;
- fungono da idratanti indiretti, creando un film sulla pelle che impedisce l’evaporazione dell’acqua e quindi la disidratazione.
La paraffina in particolare viene utilizzata per le sue proprietà occlusive e antitraspiranti: blocca l’evaporazione cutanea dell’acqua agendo da “falso idratante”. Se utilizzata a lungo sembra portare ad un ispessimento dell’epidermide.
Tutti gli oli minerali sono banditi nella cosmesi eco-bio principalmente perchè inquinanti. Inoltre, sono chimicamente inerti e quindi non donano alla pelle alcun beneficio. Agiscono sì come idratanti, ma esistono così tante altre molecole con le stesse proprietà che è un peccato pensare di ricorrere a sostanze così inquinanti. Infine, la loro composizione esatta è sconosciuta vista l’origine petrolchimica, quindi è possibile che contengano impurezze tossiche come i cancerogeni IPA [1].
Si può dire che inquinano in modo analogo al petrolio: non sono solubili e quindi galleggiano sulla superficie dell’acqua a creare un film scivoloso pericoloso per la fauna ittica che vi rimane intrappolata. Per essere più precisi, queste sostanze sono state identificate come intrinsecamente biodegradabili, ma a causa della loro bassa solubilità in acqua non vengono a contatto con i microrganismi e quindi risultano persistenti nell’ambiente [1,2].
Vantaggi: dermo-compatibili, non irritanti, non allergizzanti, stabili, sicuri, economici
Svantaggi: non biodegradabili, non arricchiscono la qualità dei lipidi cutanei.
INCI: paraffin, isoparaffin, paraffinum liquidum, petrolatum, cera microcrystalline, microcrystalline wax, hydrogenated microcrystalline wax, mineral oil, ceresin, ozokerite